CIRCOLATORI A PORTATA VARIABILE

Ti sei mai trovati di fronte ad un circolatore o ad una pompa a velocità variabile e non sapere come doverla tarare? Immagino di sì!
Nel mondo di Grundfos, per esempio, con i circolatori Magna3, abbiamo innumerevoli opportunità di taratura e di settaggio. Ma qual è quella più corretta?
La prima modalità con cui parte il circolatore nel momento in cui lo accendete è quella automatica, in cui di fatto la pompa attraverso un logaritmo interno va a calcolare quello che è il punto di lavoro a maggiore efficienza (quindi, con minor consumo energetico), andando a discapito di portata e prevalenza. E’ una modalità che funziona molto bene in un impianto piccolo, residenziale, in cui però abbiamo la distribuzione idronica molto semplice e uniforme.
Attraverso i sensori delta P, che sono montanti a bordo della pompa, la pompa poi può essere configurata in diverse modalità:

  • Quella del Delta P costante, modalità in cui la pompa fornisce sempre di fatto lo stesso delta P al variare della portata;
  • Delta P proporzionale, con cui al ridursi della portata, la prevalenza si riduce. Una modalità, quindi, che rispetta un pochino di più quello che succede all’interno dell’impianto;

Esistono poi tantissime altre possibilità di taratura: la funzione del Flow Limit; la funzione del Flow Adapt; la possibilità di far lavorare la pompa in temperatura costante o su un Delta P costante… tutto dipende sempre da dove si va a posizionare la pompa; la pompa spinge acqua all’interno di un impianto, che è configurato in modo diverso e può avere diverse sfaccettature.
Qual è, quindi, la soluzione giusta?
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